Crisi di Supermaglia: sindacati a difesa dei lavoratori. Il speranzozo nella magistratura.
Vicenda Supermaglia/Cose di Lana, una crisi nata male in un brutto periodo e probabilmente gestita peggio: la crisi economica, il provvedimento della Procura, uno svolgimento dell’attività aziendale costellato di errori e una decisione della Magistratura che a due giorni dalla sua comunicazione non smette di sorprendere anche gli addetti ai lavori più esperti e scafati. E poi la cessione delle quote sociali alla cooperativa di lavoratori “Maglificio 38”, una cessione che poi non si è mai concretizzata. Nel vortice di questo vero e proprio uragano la vittima principale è un’azienda di prestigio, che un tempo dava lavoro a più di 200 dipendenti, 82 dei quali erano finora sopravvissuti alla tempesta che ha colpito un marchio famoso e rispettato. Sulla questione il sindaco Mauro Cornioli ha espresso massima fiducia nella Magistratura: il primo cittadino biturgense ha aggiunto che il Comune di Sansepolcro segue da sempre la situazione nelle sue difficoltà e complessità. I lavoratori – ha sottolineato Cornioli - conoscono l’attenzione dell’amministrazione a tutti gli sviluppi della vicenda. Il sindaco ha assicurato che “la giunta comunale è in prima fila nella ricerca di percorsi che avviino a soluzione questa tormentata vicenda”. La comunicazione del Tribunale è giunta completamente inattesa: a dicembre si era dimesso il Consiglio d'amministrazione e il Curatore fallimentare aveva nominato due Amministratori delegati, Grazzini e Ghiori, che in due mesi hanno attivato nuovi rapporti con gli istituti di credito e hanno acquisito nuove commesse: in portafoglio c'era lavoro fino a novembre di quest'anno. Erano state quindi create le condizioni affinché ci fosse un definitivo passaggio alla Cooperativa costituita dai lavoratori, come dichiarato anche dal segretario di Filctem Cgil Andrea Ghiandelli.