Cresce la percentuale di raccolta differenziata e si abbassa la Tari. Equilibrio perfetto nel tifernate.

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24 Settembre 2019

Bene la raccolta differenziata a Città di Castello, giù la tari. Dal 2015 ad oggi infatti la percentuale comunale di raccolta differenziata è salita di 20 punti «contestualmente la Tari (tassa sui rifiuti) è stata ridotta del 16 per cento. Sogepu e Comune tracciano un primo bilancio in materia di rifiuti. L’assessore all’ambiente Massimo Massetti prende spunto dalle recenti indagini diffuse dalla Regione Umbria e dall’Osservatorio Tasse Locali di Confcommercio per evidenziare che «la comunità tifernate emerge come caso esemplare di gestione dei rifiuti efficace, che non scarica i costi sui cittadini». I dati del monitoraggio semestrale della raccolta differenziata effettuato nel 2019 dalla Regione hanno certificato che Città di Castello ha incrementato del 5% la gestione di raccolta del rifiuto raggiungendo dunque l’obbiettivo nazionale del 65%. Eccelle in queste statistiche l’impianto di Belladanza, i dati più recenti dicono infatti che a Città di Castello tra aprile e agosto la percentuale di raccolta differenziata si è attestata stabilmente tra il 65 e il 68 per cento, con un incremento complessivo di circa 20 punti tra il 2015 e il 2019, negli stessi anni in cui il Comune è riuscito a diminuito la Tari per le utenze domestiche del 16 per cento, dato importante visto che i risultati dell’indagine di Confcommercio hanno evidenziato che in Umbria è una delle regioni dove i costi della Tari sono maggiormente cresciuti. Il comune tifernate dunque è tra quelli dove sono applicate le tariffe più contenute.

 

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