Covid: individuate varianti. Regione resta arancione: si studiano aree rosse

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06 Febbraio 2021

L’Umbria rimarrà in fascia arancione ma ci sarà l'introduzione di zone rosse in aree particolarmente colpite.

E' quanto è emerso a margine di un incontro da parte della presidente della Regione, Donatella Tesei, insieme all’assessore alla Salute, Luca Coletto; al direttore regionale alla Salute, Claudio Dario; al commissario per la gestione dell’emergenza Covid in Umbria, Massimo D’Angelo e al capo del Gabinetto della Presidenza, Federico Ricci. All’incontro, in collegamento, ha partecipato anche il direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Giovanni Rezza, al quale la presidente Tesei ha rivolto un ringraziamento particolare per la grande attenzione che ha riservato all’Umbria.

«In Umbria – hanno spiegato - c’è un bilanciamento dei contagi sul territorio, per cui la regione può restare arancione, ma alla luce dei risultati inviati dall’Istituto superiore di sanità sui 42 campioni positivi al Covid, con 18 casi di variante inglese, 12 brasiliana e 3 con altre mutazioni, saranno opportuni nuovi interventi nelle zone più interessate dal fenomeno».

 Il dottor Rezza ha ringraziato per la collaborazione con l’Umbria, e ha spiegato che il fatto di aver individuato presto la circolazione di queste varianti è un fatto importante per tutta l’Italia, visto che la variante brasiliana in particolare, «potrebbe compromettere l’efficacia della risposta vaccinale, anche se va detto che non l’annulla».

«Fare contenimento in questo momento è importante anche per le province circostanti – ha aggiunto il dottor Rezza – L’Umbria rimane arancione quindi, ma è importante implementare alcune zone rosse nelle aree maggiormente colpite nella provincia di Perugia».

Rezza ha aggiunto che «bisognerà fare uno sforzo per capire come si sono mosse queste varianti, ed è bene aumentare l’attenzione anche nelle aree circostanti. Là dove sono state applicate le zone rosse i risultati si sono visti in poco tempo».

Il direttore Dario, a conclusione dell’incontro, ha reso noto che la variante brasiliana del virus è stata riscontrata in ambito ospedaliero, quella inglese invece sul territorio.

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