"Cooperativa Maglificio 38" in cessazione.

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05 Novembre 2019

La cooperativa Maglificio 38, protagonista di una breve ma intensa stagione nel generoso tentativo di salvare l’azienda Supermaglia/Cose di Lana e composta da un gruppo di dipendenti della stessa impresa di Sansepolcro, è stata messa in liquidazione nei giorni scorsi. La cooperativa era stata creata appunto da 38 unità lavorative della ditta  per poter acquisire dalla stessa azienda – previa aggiudicazione giudiziaria dopo l’apposita asta - il 100% delle quote in modo da proseguire l’attività di una delle attività imprenditoriali più rilevanti della Valtiberina. Dopo il fallimento dell’impresa si sarebbe infatti dovuto procedere con il passaggio delle quote a un folto gruppo di lavoratori, circa ottanta, che sarebbero dovuti diventare in contemporanea operatori diretti e titolari della ditta. Ma la prospettiva venne bruscamente interrotta il 28 febbraio scorso dalla decisione del giudice Antonio Picardi, che scelse di non prorogare l’affitto di operatività e attrezzature, tranne l’immobile, a Supermaglia. Si concluse così l’esistenza del gruppo imprenditoriale attivo dal 1947 e creato da Elio e Angela Conti. Lo scopo prefissato dagli ex dipendenti veniva così a cadere e la sola via da percorrere restava quella della liquidazione della società cooperativa. Intanto nel luglio scorso c’era stato il passaggio del marchio Cose di Lana a una società padovana, la Manifattura Corona s.r.l. di Casalserugo. A Supermaglia era arrivato nel frattempo l’imprenditore Marcello brizzi, che aveva riattivato la fabbrica assumendo una parte dei lavoratori della stessa impresa.  Resta però su tutta l’operazione l’esposto inoltrato alla procura aretina da alcuni degli ex soci di Maglificio 38 con la richiesta di dipanare la matassa di un episodio che a loro giudizio mantiene ancora vari dettagli da chiarire fino in fondo.

 

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