Controlli della Polizia, oltre 11mila le persone fermate, molte le denunce

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24 Marzo 2020

Dalla Prefettura di Arezzo il comunicato riguardante il bilancio dei controlli effettuati sul rispetto delle disposizioni che disciplinano gli spostamenti delle persone.

I controlli di cui vengono resi noti i dati riguardano il periodo compreso fra l'11 e il 23 marzo, svolti dalle Forze di Polizia, dalle Polizie Locali e dalla Polizia Provinciale finalizzati ad accertare la ragioni che consentono gli spostamenti delle persone.

Le contestazioni, con il deferimento all’autorità giudiziaria per l’inosservanza delle disposizioni impartite dal Governo, riguardano soggetti trovati a circolare senza una valida giustificazione ovvero con motivazioni risultate non veritiere a seguito degli accertamenti svolti. 

E’ stata applicata la sanzione della chiusura di una esercizio commerciale per dieci giorni, in quanto il titolare non garantiva il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale tra i clienti e poneva in vendita beni diversi da quelli consentiti.

 

Le Forze di Polizia, i Comandi delle Polizie Locali ed il Comando della Polizia Provinciale proseguono, con grande professionalità, nell’incessante azione diretta ad assicurare il rispetto delle misure di prevenzione e contenimento ma anche con l’intento di far comprendere la consapevolezza dell’importanza di limitare allo stretto indispensabile gli spostamenti delle persone.

Al riguardo, si trasmette il nuovo modello di autodichiarazione, appositamente predisposto, che le Forze di Polizia e le Polizie Locali possono fornire agli interessati destinatari delle attività di controllo, onde attestare la sussistenza delle situazioni che consentono gli spostamenti al di fuori della propria abitazione

Il modello è stato aggiornato, alla luce delle disposizioni introdotte con il D.P.C.M. del 22 marzo 2020 che ha stabilito che è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

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