Cittadini per cambiare San Giustino censura il comportamento della giunta e del sindaco e ne chiede le dimissioni

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23 Novembre 2017

Si chiede che il seguente O.d.g. sia inserito nei lavori della prossima sessione del Consiglio Comunale:

1)Censura nei confronti del comportamento del Sindaco e della Giunta Municipale per il contenuto della Nota Sindacale prot. n. 9983 del 1° luglio 2017 – “Richiesta attivazione procedure a tutela dell’immagine del Comune” – e della Deliberazione G.M. n. 76 del 24 luglio 2017 – “Attivazione contenzioso a tutela dell’immagine del Comune di San Giustino. Nomina patrocinatore legale”-.

2)Conseguente richiesta di dimissioni del Sindaco Pro Tempore Paolo Fratini. In premessa i seguenti estratti degli atti già richiamati nell’oggetto dell’O.d.g.: 1. Nota del Sindaco prot. n.9983 del 1° luglio 2017. Con tale nota il Sindaco Paolo Fratini dichiarava: "di aver riscontrato la presenza on line in alcuni quotidiani e comunicati web di messaggi denigratori e diffamatori dell’Amministrazione Comunale inerenti ingiustificata polemica sulla pericolosità degli stabili scolastici con conseguente esposizione a pericolo mortale per gli studenti”; "di ritenere tali inserzioni false, in quanto attribuenti all’Amministrazione “precisi fatti privi di ogni fondamento”; "di ritenere tali inserzioni un ineludibile danno all’immagine dell’intera Amministrazione del Comune di San Giustino”; "di ritenere esplicitamente tale comportamento un reato di diffamazione a mezzo stampa; "che l’Amministrazione intende intraprendere ogni iniziativa utile alla tutela dell’onore, del decoro, della dignità e dell’immagine del Comune di San Giustino”; "che si rende necessario, a tal fine, procedere alla nomina di un legale che attivi ogni azione necessaria”.

3)Delibera Giunta Municipale n.76 del 24 luglio 2017. Con tale atto la Giunta Municipale, richiamata la nota Sindacale in questione, deliberava: "la nomina di un legale, nell’azione per la tutela dell’immagine del Comune di San Giustino, munendolo di ogni più ampia facoltà in materia; l’approvazione della spesa necessaria (€.1.500,00 oltre ad iva);  l’immediata eseguibilità dell’atto con il voto favorevole ed unanime di tutti gli intervenuti (presenti tutti i componenti, n.d.r.). Citati gli atti in premessa, va detto che ogni atto successivo conseguente è coperto dal segreto istruttorio, anche se, come Consiglieri Comunali, ne siamo a conoscenza, essendo in possesso di copia della relativa documentazione ottenuta con formale richiesta di accesso agli atti. Tutto ciò premesso ci corre l’obbligo, in primis, di rilevare che per l’azione legale eventualmente connessa alla richiesta contenuta nella Nota Sindacale (denuncia/querela) non sono indispensabili il patrocinio e l’assistenza di un legale. Il Sindaco avrebbe potuto procedere personalmente, esponendone il contenuto di fronte ad un pubblico ufficiale con il fine di tradurre le sue dichiarazioni in un verbale di ricezione di denuncia/querela. Come detto la fattispecie penale – “diffamazione” – richiamata nella nota non richiede l’intervento qualificato di un legale e, del resto, il Sindaco fa già una sua narrazione dei fatti che li rende agevolmente configurabili, peraltro richiamando alcuni articoli e comunicati che ha visto e di cui, certamente, era ed è in possesso. Ciò detto, l’importo stanziato per il legale risulta essere, nei fatti, uno spreco di denaro pubblico. Passando ad altro punto riteniamo che il Sindaco – senza voler in alcun modo entrare nel merito di una questione protetta dal segreto istruttorio – debba invece rendere conto all’Amministrazione e ai Cittadini delle affermazioni contenute nella Nota e, anche, nell’esercizio del suo diritto di replica. Nello specifico che in un edificio scolastico del Comune c’era stata (solo) “la necessità di intervenire per riparare una stecca di un’anta di una finestra” (con tanto di foto). A questo proposito, alcuni atti fanno dedurre diversamente: • la sostituzione degli infissi delle finestre di quella Scuola prevista con Determina U.M.D. 5 n.195 del 7 ottobre 2017 e confortata dalla relativa relazione tecnica, nella parte in cui rileva che “le finestre delle aule e degli uffici presentano vecchi infissi in legno che versano in precarie condizioni al punto da renderne difficoltosa la chiusura”; (allegati D/E) • la relazione di sopralluogo effettuata il 16 settembre 2016 dal RSSP P.I. e dalla Dirigente Scolastica, trasmessa all’Amministrazione Comunale in datata 2 novembre 2016 (Prot.16123), nella quale si evidenzia tra le criticità la necessità di sostituire gli infissi “in quanto non a norma di sicurezza (si aprono dall’interno e pertanto costituiscono un pericolo per l’incolumità degli alunni e degli operatori scolastici)”. (allegato F) ma soprattutto: • la segnalazione/richiesta datata 8 Giugno 2017 con cui la Dirigente Scolastica riferisce (Prot.n.8449): “Dopo il cedimento di un’anta dovuto all’allentamento delle traversine di una finestra della classe 1A, fatto che ha provocato allarme ma non ha fortunatamente interferito con persone e cose, si ritiene necessario ed urgente un sopralluogo per stabilire il livello di degrado degli infissi al fine di operare i giusti interventi per mettere in sicurezza i luoghi di studio dei ragazzi. Le intemperie atmosferiche e la mancanza di manutenzione ordinaria hanno compromesso la stabilità di tali infissi e la loro sostituzione sembra perciò improrogabile”. Pare quindi evidente e incontestabile che: non si è trattato di una “ingiustificata polemica” ; non si è trattato solo della necessità di “riparare una stecca” come riferito dal Sindaco ma – è bene ripetere la descrizione del fatto – del “cedimento di un’anta dovuto all’allentamento delle traversine di una finestra”. Chiarito, per non avere dubbi, che: l’anta è per definizione “la parte apribile della finestra, costituita dal telaio mobile e dal tamponamento” e; le “traversine” sono parti del telaio della anta e della finestra. Da aggiungere, poi, che il fatto solo “fortunatamente” (cioè per mera fortuna) non ha provocato danni a cose o persone; si è verificato nel quadro di una situazione di ”mancanza di manutenzione ordinaria” che ha “compromesso la stabilità di tali infissi”, peraltro segnalata all’Amministrazione circa otto mesi prima; Sempre in relazione al fatto citato, il Sindaco ha anche riferito in più occasioni che non c’era stata necessità di una temporanea evacuazione degli alunni. A questo proposito non mancherà allo stesso Sindaco il modo di confermare quanto da lui stesso affermato, con ciò confutando, se può e in altra sede, chi ha diversamente sostenuto. Salvo, però, l’obbligo morale e istituzionale di fare ammenda, nonché quello di assumersi responsabilità di altra natura, qualora l’evacuazione temporanea dall’aula degli alunni sia, invece avvenuta, se non altro per il periodo di tempo necessario alla riparazione dell’anta fatiscente. Dispositivo dell’O.d.g. Da Amministratori e certi di agire nell’interesse dei Cittadini del Comune di San Giustino, per tutto quando descritto intendiamo proporre al voto del Consiglio: - la censura del comportamento di Sindaco e Giunta: per aver nell’occasione sprecato risorse pubbliche, con la spesa per il legale; per aver cercato con tale comportamento di tacitare l’informazione a mezzo stampa e la legittima critica politica peraltro di fronte ad una situazione – da altri richiamata in atto ufficiale – di ”mancanza di manutenzione ordinaria”; - la richiesta al Sindaco di dimettersi immediatamente, assumendosi peraltro la responsabilità delle sue dichiarazioni, alla luce dei fatti e documenti esposti.

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