Città di Castello: Marchetti e Mancini depositano in comune una mozione per uscire da Umbra Acque

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24 Giugno 2017

Uscire da Umbra Acque e ridare in mano al comune di Città di Castello il servizio idrico integrato, non è solo un atto dovuto da parte dell’amministrazione comunale nei confronti dei cittadini, ma l’unico modo per risparmiare inutili spese ed avere un servizio migliore a minor costo”.

Dura la presa di posizione della Lega Nord di Città di Castello che, con i suoi consiglieri comunali, Riccardo Augusto Marchetti e Valerio Mancini, deposita una mozione per chiedere l’uscita da Umbra Acque.

Che il sindaco Bacchetta e l’intero consiglio comunale abbiano l’onesta intellettuale di ascoltare la propria coscienza e supportare la nostra proposta – spiegano i due esponenti del Carroccio -  perché è inammissibile essere soci di una società che anziché erogare servizi, crea disservizi ad un’intera valle. Come Lega Nord ci facciamo portavoce di un malessere generale riscontrato tra i tifernati stufi di continue bugie e promesse mancate, prima fra tutte l’estensione dell’ orario di apertura a 40 ore settimanali, dello sportello informativo.

Si è dovuto attendere bollette in ritardo ed esorbitanti, lunghe file allo sportello di via Gino Bartali (ex via Barca) perché qualcuno si rendesse conto dell’evidente disservizio, se l’Amministrazione comunale avesse dato ascolto alla Lega Nord un anno fa, oggi non si ritrovava in questo evidente caos, anzi sarebbe auspicabile che Umbra Acque , visto i disservizi creati, preveda anche un risarcimento per i cittadini. Il nostro territorio merita rispetto, ancor più i nostri cittadini che pagano onerose tasse in maniera puntuale, in controtendenza rispetto ad altri territori. Uscire da Umbra Acque e ridare il servizio idrico in mano al Comune di Città di Castello è l’unica soluzione ad una situazione oramai irrecuperabile. Così facendo si avrebbe una gestione diretta, veloce e trasparente del servizio idrico, i guasti verrebbero riparati velocemente da chi conosce il territorio, gli orari di apertura degli uffici verrebbero decisi dal Comune e i costi si ridurrebbero non di poco a fronte di un servizio decisamente superiore e migliore. Abbiamo la consapevolezza – concludono i due leghisti -  che questo pensiero verrà condiviso anche da altre forze politiche interne al consiglio comunale, perché responsabilità vuole, che in determinate circostanze la politica metta da parte gli schieramenti e si adoperi per il bene della comunità che necessita di maggiori risposte e minori scontri ideologici.

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