Cinquecentenario di Raffaello, Marchetti: “L’On. Ascani avrebbe dovuto tutelare il suo territorio”

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27 Febbraio 2018

Città di Castello non è stata inserita all’interno del comitato organizzatore per il Cinquecentenario di Raffaello. Proprio a questo si riferisce la nota di Riccardo Augusto Marchetti, capogruppo della Lega Nord e candidato alla Camera nel collegio uninominale. Il PD, alla guida del comune, secondo Marchetti non ha fatto nulla di fronte alla possibilità di ottenere non solo grandi contributi, ma anche una vetrina più unica che rara per il nostro territorio.

-Nota di Riccardo Marchetti, capogruppo Lega Nord-
“Il peso politico di un partito al Governo lo si misura anche e soprattutto dai finanziamenti nazionali o europei, che riesce a portare a beneficio della sua comunità. In questi giorni a Città di Castello abbiamo avuto la conferma di quanto più volte detto dalla Lega: l’amministrazione comunale e ancor più i parlamentari locali sono lontani dalla realtà cittadina, prendono senza mai dare niente in cambio”. Città di Castello non è stato inserito all’interno del comitato organizzatore per il Cinquecentenario di Raffaello, comitato all’interno del quale figurano regioni come le Marche o città come Firenze ed Urbino, la cui storia culturale è ben nota a tutti ma di certo non inferiore a quella tifernate.

“Ci stupisce – spiega Marchetti – che il Pd, alla guida del comune, della Regione e con rappresentanti alto tiberini nelle fila nazionali, sia stato completamente inerme di fronte alla possibilità di accaparrarsi sostanziosi contributi per la propria terra, finanziamenti necessari per lanciare un’iniziativa culturale di livello internazionale, una vetrina più unica che rara. Un fatto di per sé inspiegabile, una sconfitta politica per la nostra terra che trova un triste epilogo se si pensa che l’on Anna Ascani, tifernate, è pure membro della VII Commissione Permanente Cultura e come tale avrebbe dovuto tutelare il suo territorio. Se il nostro capoluogo si è lasciato sfuggire un posto all’interno del Comitato organizzatore, qualcuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità ed ammettere il fallimento politico. Città di Castello, merita di più, merita persone presenti che non dimenticano le proprie origini e soprattutto che non tornano in Altotevere ogni 5 anni solo per meri appuntamenti elettorali. Un capoluogo come quello tifernate ha grandi potenzialità che però non vengano sfruttate da chi è al Governo, o per lo meno vanta di esserlo”.

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