Botta e risposta fra sindaco Bacchetta e Lignani Marchesani sul futuro del servizio 118

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07 Giugno 2017

“Vigileremo sull’affidamento del servizio 118 da parte dell’Usl Umbria 1 per garantire due aspetti che per noi sono fondamentali: la tutela della qualità delle prestazioni e il mantenimento dei posti di lavoro”.

Lo ha detto il sindaco Luciano Bacchetta nella risposta all’interrogazione del capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, che aveva chiesto di fare chiarezza sullo stato della procedura avviata dall’azienda sanitaria. “Quali garanzie sono state richieste dall’amministrazione comunale sulla continuità, sulla qualità del servizio 118 e sul mantenimento dei livelli occupazionali?”, ha domandato al primo cittadino l’esponente della minoranza nel chiedere quali prestazioni saranno oggetto di razionalizzazione e la percorribilità di una progressiva internalizzazione del servizio stesso, ma anche perché nessuna associazione di volontariato territoriale abbia partecipato alla procedura attivata dall’Usl Umbria 1.

Bacchetta nel leggere una nota a firma del direttore medico del presidio ospedaliero di Città di Castello-Umbertide Silvio Pasqui ha spiegato che “Non vi sono problematiche connesse alla continuità e alla qualità del 118, in quanto non ci saranno diminuzioni di ambulanze dedicate al servizio e non ci sarà alcuna razionalizzazione delle prestazioni, che rimarranno nell'attuale dotazione di due ambulanze H24 per la sede di Città di Castello e una ambulanza H24 per la sede di Umbertide, con la previsione nel nuovo capitolato di un’ambulanza reperibile H24 da autorizzare per eventuali emergenze-urgenze”.

“La diversità dell’importo della gara, che è in corso di completamento, è dovuta al cambiamento di prestazioni offerte, laddove nella vecchia procedura si ricomprendevano tutti i trasporti, mentre nella nuova sono previsti soltanto le emergenze-urgenze e i trasporti secondari ospedalieri, senza che siano ipotizzate internalizzazioni dei servizi”, ha puntualizzato il sindaco nell’auspicare che “la partecipazione delle associazioni di volontariato locali, venuta meno in questa fase probabilmente per motivazioni economiche, organizzative e tecniche, possa concretizzarsi successivamente per concorrere all’affidamento degli altri servizi non compresi nel primo bando e che questi soggetti abbiano la capacità e la forza di farsi carico del personale che dovesse risultare in esubero dal 118”.

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