A Badia Petroia partiti i lavori per la costruzione della nuova scuola

Sono ufficialmente partiti i lavori di costruzione della nuova scuola primaria a Badia Petroia, frazione situata nella zona sud di Città di Castello. L’avvio del cantiere da inizio all’importante lavoro di realizzazione dell’edificio, un investimento da 1 milione  e 575 mila euro cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal comune tifernate che ha investito circa 600 mila euro. 

La nuova scuola rispetterà gli attuali standard di edilizia scolastica: sarà realizzata con le più moderne soluzioni architettoniche che permetteranno all’edificio si essere totalmente sostenibile, bioclimatico e autonomo dal punto di vista energetico. Al finanziamento dell’intervento concorre anche un contributo GSE (Conto termico) richiesto dal comune con l’obiettivo di ottenere una struttura a classificazione NZEB (Nearly Zero Energy Building). 

Una scuola, quindi, altamente ecologica e sostenibile con alta capacità di isolamento termico a cui sarà abbinato anche l’impiego di pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione dell’energia necessaria al sostentamento della struttura e all’alimentazione elettrica degli ambienti, oltre che al funzionamento di un sistema di riscaldamento a pompa di calore con pannelli radianti.  L’edificio, progettato dalla società Eutecne di Perugia, sarà realizzato a piano terra e in legno, con numerose aperture e vetrate secondo il concetto della luce e della trasparenza dei locali. L’immobile ospiterà 75 studenti suddivisi in cinque classi per un totale di 483 metri quadrati. 

Soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale di Città di Castello per l’avvio dei lavori di costruzione del nuovo immobile scolastico: “l’avvio del cantiere è un importante tappa nel percorso di miglioramento dell’edilizia scolastica in tutto il territorio comunale” ha dichiarato il sindaco Luca Secondi. “Guarda alle esigenze prioritarie di studenti e famiglie, puntando sulla garanzia di ambienti educativi sicuri, studiati per soddisfare le più attuali esigenze della didattica, progettati per essere sostenibili dal punto di vista energetico”.