Anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti martire della Resistenza

di:
09 Maggio 2021

Celebrato in forma ridotta a causa delle misure Anti-covid il 77° anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti, ucciso sul Greto della Scatorbia, dove oggi si trova il parco civile intitolato al suo nome, da un plotone di nazisti e di fascisti. Alla presenza del gonfalone del comune, il sindaco, Luciano Bacchetta, il presidente e vice-presidente dell’Istituto di storia politica e sociale «Venanzio Gabriotti», Alvaro Tacchini e Pierino Monaldi, Giovanna Mariucci, vice-presidente della sezione tifernate Anpi, hanno deposto una corona presso il cippo ma le molte iniziative con le scuole, i cittadini quest’anno sono state sospese. «Ora più che mai lo spirito del 9 maggio rimane lo stesso anzi assume significati ulteriori - ha dichiarato il sindaco tifernate Luciano Bacchetta - la giornata rappresenti un crocevia di valori civili e democratici sul versante nazionale con il tributo alle vittime del terrorismo, sul versante della costruzione europea, gli uni e gli altri fortemente presenti nella vicenda biografica e politica di Venanzio Gabriotti». «Proprio perché resti viva la Memoria del sacrificio dei Martiri della Libertà – ha precisato Alvaro Tacchini - l’istituto storico intitolato a Gabriotti e l’associazione Corale Marietta Alboni hanno prodotto un video che calerà i tifernati nei luoghi simbolo della Resistenza al nazi-fascismo: il cippo presso il torrente Scatorbia, dove Gabriotti fu fucilato, e la cappella nel Famedio del Cimitero, dove sono sepolti i giovani che hanno dato la vita per la riconquista della libertà. Una targa – ha concluso Tacchini nella cappella, porta questa iscrizione: “Ricorda, sono morti anche per te”. Vorremmo che a ciò si ispiri tutta la popolazione, al di là delle legittime differenze di idee e di interessi». «L’ Anpi di Città di Castello, nella ricorrenza della fucilazione di Venanzio Gabriotti, ricorda la figura di un grande combattente per la libertà del nostro Paese. Gabriotti è il simbolo della Resistenza della nostra città e su questo Città di Castello fonda la propria identità. Ci auguriamo che questo sia l’ultimo anno in cui una celebrazione così importante avviene senza la gente, senza le scuole: speriamo di poter essere di nuovo con gli studenti, i tifernati tutti per ricordare insieme che ci ha consentito di essere cittadini liberi», ha dichiarato Giovanna Mariucci nel condividere un messaggio della Presidente Anpi tifernate, Anna Maria Pacciarini, La breve ma sentita cerimonia si è conclusa sulle note del “silenzio” della tromba del giovane, Marco Marini, componente della Filarmonica “Giacomo Puccini” di Città di Castello.

Tags