Anghiari: “Salviamo la colonia felina”, l’appello dell’associazione La Gattara

La presidente Eleonora Iacono si oppone alla demolizione del rifugio disposta dal Comune

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08 Febbraio 2023
gattara

Una vicenda complessa e caratterizzata da sviluppi continui tra permessi, sopralluoghi e ordinanze comunali. In questi giorni Elenora Iacono, presidente dell'associazione "La Gattara" di Anghiari, sta diffondendo un appello per la salvaguardia di una colonia felina che si trova nella frazione di Ponte alla Piera, in località Bagnolo. Dopo una serie di verifiche tecniche, infatti, i Carabinieri Forestali e i tecnici del Comune hanno riscontrato una serie di irregolarità su alcune opere edilizie realizzate per accogliere i gatti della colonia. Da qui l’ordinanza di demolizione disposta dall’ufficio comunale lo scorso 4 febbraio.

A ricostruire le tappe della vicenda è la stessa presidente Iacono attraverso un ampio resoconto trasmesso all’onorevole Michela Vittoria Brambilla e inoltrato anche agli organi di stampa: “Al mio arrivo a Ponte alla Piera sei anni fa – si legge – mi sono trovata di fronte ad un’enorme colonia felina non accudita. Da subito mi sono adoperata per risolvere i problemi di questi micetti malati, mai sterilizzati e malnutriti”. Una situazione che sarebbe risultata ben nota al Comune di Anghiari, dove Iacono avrebbe più volte sollecitato interventi per risolvere le criticità presenti: “Considerato che nessuno ascoltava i miei appelli, alcuni anni fa ho deciso di fondare una mi Associazione OdV La Gattara, al solo fine di ottenere il diritto a toccare, curare e accudire questi animali senza che commettessi un reato. Negli anni il mio operato si è fatto sempre più incisivo nel territorio ed ogni anno ho recuperato e dato in adozione numerosi mici in tutta Italia”.

In virtù di questa attività, nel 2021 il sindaco Polcri propose all’associazione di gestire lo sportello animale, nell’ottica di una proficua collaborazione che favorisse i recuperi e la gestione dei gatti. “Dovendo accudire al meglio gli animali di cui sono responsabile, al fine di avere uno spazio sicuro dedicato a loro e magari riadattarli alla presenza delle persone, grazie ai soci dell’associazione ed alle persone che da sempre mi seguono sulla pagina Facebook, riesco a realizzare una recinzione all’interno di un terreno agricolo di mio suocero. Recinzione realizzata con pali infissi a terra e semplice rete laterale e di copertura per evitare la fuga dei ‘mici’ meno abituati alle persone, inserisco al suo interno una casetta in legno appoggiata al suolo al fine di dare un riparo dalla pioggia caldo e comodo per loro, e lì realizzo la loro ‘oasi’ dove ancora oggi accudisco circa 25 gatti.”

Nei giorni scorsi, ecco arrivare l’ordine di demolizione non solo dell’oasi felina, ma anche di un'altra serie di manufatti realizzati anni prima dai familiari della presidente. “In un Comune che pullula di recinti, capanni, capannoni e tanto altro mai registrato, mi trovo costretta entro 90 giorni a dover smantellare tutto lasciando gli animali al loro destino in un’aera a pochi metri da una strada provinciale con il rischio di essere investiti e in un luogo di caccia, dove i cacciatori non esitano ad uccidere qualsiasi cosa muove l’erba.”

“Il mio accorato appello spero possa servire ad evitare che questi poveri animali vengano lasciati soli ed alle intemperie – conclude Iacono – non comprendo come mai gli accertamenti esperiti dal Comune siano stati fatti in completo silenzio, senza richiedere la mia presenza o la presenza dei proprietari del fondo, senza contestare prima e senza provare a capire, soprattutto”.

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La presidente Eleonora Iacono si oppone alla demolizione del rifugio disposta dal Comune