"Altrocioccolato: dove la giustizia sa di cacao". Presentata la manifestazione culturale organizzata da Umbria EquoSolidale

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10 Ottobre 2017

Presentata la diciassettesima edizione di Altrocioccolato che torna per la quinta volta a Città di Castello confermando l’interesse e l’apprezzamento del territorio umbro per i valori promossi dal mercato equo e dalle economie solidali: ancora una volta dal 20 al 22 ottobre una grande festa che partendo dalla passione per il mondo del Cioccolato vuole sensibilizzare sulle ampie tematiche della sostenibilitàdel Pianeta a partire dal tema del Rispetto della dignità umanae aprire una finestra sul mondo per far conoscere le esperienze dell’Economia solidale italiana.

La presentazione dell’evento culturale organizzato dall’Associazione Umbria EquoSolidalegrazie al supporto di Regione Umbria, Comune di Città di Castello, Gal Umbria e in collaborazione con Equo Garantito, Libero Mondo, CAES, Altreconomia, Terra Nuova e ad Altromercato è avvenuta stamani a Palazzo  Cesaroni a Perugia alla presenza di Fernanda Cecchini, assessore all’Agricoltura, Cultura e Ambiente della Regione Umbria; Anna Ascani, Dirigente del Servizio Affari Europei e Relazioni Internazionali della Regione Umbria; Riccardo Carletti, Assessore allo Sviluppo Economico al Commercio e al Turismo del Comune di Città di Castello e naturalmente di Elide Ceccarelli, Presidente Associazione Umbria Equosolidale e Agostino Cefalo, Organizzatore di “Altrocioccolato”.

“La manifestazione non è un evento fine a se stesso, o la celebrazione dell’idolatria di un oggetto di culto quale potrebbe essere inteso il cioccolato nella sua concezione consumistica – ha affermato al presidente Elide Ceccarelli presentando Altrocioccolato –  Le barrette di cioccolato che troverete esposte a Città di Castello sono legate con un filo sottile alla loro origine, ai paesi produttori di cacao in un rapporto di reciproco rispetto. Come spesso si legge, che insieme alla “scoperta” delle Americhe Cristoforo Colombo ci ha portato il cacao. Però quello che non si dice è che oggi il 70% del cacao è prodotto in Africa e in particolare in Costa d'Avorio (che da solo produce un terzo della produzione mondiale), in Ghana, in Nigeria, Camerun e in piccole quantità in Sierra Leone, Togo e Congo, e il Messico è solo al nono posto della classifica mondiale. Non ci sarebbe nulla di strano o di criticabile se si fosse trattato di un processo di scambio di conoscenze e di culture, scambio che è connaturato nell’uomo. Ma la storia non ci dice questo.

La Presidente infatti ricorda  che il prodotto finale del cacao - ovvero la cioccolata nelle sue infinite forme – infatti è consumata per l’83% in Europa e nelle Americhe, e solo per il 3% in Africa. Mentre le 6 multinazionali del cioccolato controllano l'80% del commercio mondiale. Mentre il 42% della popolazione della Costa d’Avorio, maggior produttore di cacao al mondo, vive sotto la soglia di povertà ed è dilaniata da una guerra che ha proprio la produzione di cacao come oggetto di contesa.

“Gustando il sapore del cioccolato e sapendo che è costato un tenore di vita a volte al limite della sopravvivenza, a volte oltre, fino alla morte per fame di migliaia di persone ogni giorno, non possiamo non provare un brivido di ripugnanza – continua la Ceccarelli guardando al futuro  Il nome scientifico del cacao, Theobroma cacao, significa “pianta degli dèi” perché gli aztechi lo offrivano come dono prezioso alle divinità: Altrocioccolato è un invito a tornare alle origini della spiritualità umana dove lo scambio è un atto che dà valore alle cose e che non si misura con la quantità di soldi con cui si possono comprare ma con il senso profondo che solo una relazione umana consapevole delle proprie virtù può dare”.

Un impegno quello di Altrocioccolato da sempre condiviso dalla Regione Umbria come ha ricordato  l’assessore regionaleFernanda Cecchini: “Il rispetto del lavoro e della dignità umana, la giustizia sociale, la salvaguardia dell’ambiente sono tematiche cruciali delle politiche e della programmazione regionale, che riserva massima attenzione alla garanzia dei diritti dei lavoratori, alla sostenibilità ambientale dell’economia in tutte le sue declinazioni, dall’agricoltura biologica al recupero di energia e materiali, dal risparmio energetico all’uso più deciso delle fonti di energia rinnovabile, senza dimenticare la sicurezza alimentare.

Altrocioccolato – conclude la Cecchini – rappresenta un’importante occasione per informare e sensibilizzare anche i consumatori, fin dai più piccoli, sugli effetti ambientali e sociali delle produzioni. Se vogliamo garantire un ‘futuro migliore a chi produce, chi trasforma e a chi crea’, oltre che a noi stessi, è compito di ognuno di noi agire tenendo sempre presenti i valori dell’equità, della sostenibilità e della solidarietà. Per un futuro più giusto e buono”.

“Il commercio equo e solidale rappresenta una fonte di speranza per un duplice motivo”. Ha quindi affermatoAnna Ascani, Dirigente del Servizio Affari Europei e Relazioni Internazionali della Regione Umbria.  “Non solo infatti indica la possibilità di forme di relazioni commerciali alternative in grado di contribuire a colmare il divario tra Nord e Sud del pianeta, senza rinunciare a intaccare i meccanismi economici che consentono e giustificano questa disparità, ma anche perché rappresenta la risposta spontanea pensata da gruppi di semplici persone che ritengono che prima ancora che teorizzare o riempirsi la bocca di slogan sia necessario fare, rimboccarsi le maniche, farsi caricodelle storture di un pianeta globalizzato nell’economia, ma non nei diritti.

La Ascani ha inoltre ricordato come la Regione Umbria, con l’approvazione della Legge Regionale n.3/2007, sia stata la seconda  regione italiana a legiferare in materia, riconoscendo il ruolo sociale delle organizzazioni del Commercio equo e solidale (COMES)  e attivando iniziative di sostegno, agevolazioni e assegnando ad esso un ruolo rilevante nella promozione dell'incontro fra culture diverse e nel sostegno alla crescita economica e sociale, nel rispetto dei diritti individuali, dei Paesi in via di sviluppo.

​“Il sodalizio tra Città di Castello ed Altrocioccolato si rinnova in questo autunno 2017 sulla base di due corrispondenze importanti” ha dichiarato l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti “da un lato il messaggio sociale e culturale sotteso all’iniziativa con la visione di un nuovo possibile ordine economico più equo, che trova l’Amministrazione ma in generale la comunità tifernate attenta e ricettiva; dall’altro la promozione del territorio a partire dalle caratteristiche locali, un modo intelligente di vivere la globalizzazione, stando dentro i processi mondiali senza perdere la propria identità. Finora il connubio ha funzionato permettendo ad Altrocioccolato di avere nel centro storico di Città di Castello una cornice di pregio per l’iniziativa e a Città di Castello di estendere i canali di promozione esterna, inserendosi nei circuiti sensibili al consumo consapevole e alla qualità alimentare, temi su cui siamo in prima linea attraverso la valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche, tra tutte la trifola, e del nostro patrimonio artistico, centrato sui due poli del Rinascimento e di Alberto Burri. Siamo certi che anche questa edizione offrirà agli umbri e agli ospiti esterni un fine settimana di grande attrattività, un punto di incontro tra gli itinerari delle città d’arte, del mangiar bene, delle buone pratiche”​.

Tanti gli appuntamentidi Altrocioccolato presentati dall’ Organizzatore Agostino Cefalo, tra conferenze, mostre, laboratori, artigianato, musica e artisti di strada, tante occasioni da condividere per scoprire come si può sostenere lo sviluppo delle economie che rispettano la dignità umana e aiutano a far crescere il pianeta all’insegna della sostenibilità.

“Altrocioccolato nel tempo ha visto crescere in maniera esponenziale non solo i visitatori della manifestazione che creano un importante indotto per l’economia regionale ma anche una rete di volontari sempre più coinvolti e attivi. Di pari passo per far crescere la consapevolezza all’interno della nostra società negli ultimi anni Altrocioccolato, si è aperta ad altre realtà della rete delle economie solidali italianeche rappresentano sempre più il cuore pulsante dell’attività di Altrocioccolato durante tutto l’anno. Tra gli espositori – continua l’Organizzaore – potremo conoscere alcuni progetti innovativi e di grande impatto che meritano di essere sostenuti per il valore del loro lavoro.Da Barikamà a Sos Rosarno, passando per SfruttaZero, e Le Ghiottonerie di Casa Lorena sono tantissime le esperienze che dimostrano come la solidarietà e la capacità di stare insieme possano costruire valide alternative di successo anche dal punto di vista del mercato. Inoltre adAltrocioccolato quest’anno si parlerà delle catene della produzione industriale, ci sarà una mostra sulla condizione degli agricoltoria un anno dal terremoto dell’Italia centrale,  un incontro sugli  aspetti della collaborazione tra tutte le realtà attente e attive sul campo della solidarietà e della giustizia. E ovviamente – conclude Agostino Cefalo – come ogni anno, infine, Altrocioccolato ospiterà la “giornata regionale del commercio equo e solidale” che rappresenta il momento di incontro fra la comunità umbra e il Comes”.

 

 

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