Al via i lavori al dipinto murale di Aldo Riguccini nella chiesa di San Domenico

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12 Marzo 2020

Verso le celebrazioni di Beata Margherita, il cui corpo è custodito sotto l’altare maggiore della Chiesa di San Domenico, verrà dato ancor più decoro all'edificio eclesiastico, preso di mira nel tempo da alcuni atti vandalici. 

Sono infatti iniziati i lavori di restauro del dipinto murale esterno di Aldo Riguccini, collocato sulla lunetta laterale della chiesa tifernate prospiciente via Luca Signorelli. Il 21 novembre 1942 fu inaugurato l’affresco raffigurante San Domenico. Poco tempo dopo fu sporcato da un gruppo di cittadini. L'opera fu subito ripulita, ma da allora nessun altro intervento è stato realizzato.
A quasi settanta anni dalla sua realizzazione, l’opera si presentava in mediocre stato di conservazione, per questo era urgente avviare i lavori di restauro.

La parrocchia di San Domenico, proprio in viste delle celebrazioni della Beata, si è posta come obbiettivo il recupero di questo dipinto, per preservare la memoria, come frutto della fede e della devozione del popolo tifernate.

La Prefettura e la Soprintendenza alle Belle Arti, ognuna per le proprie competenze, hanno rilasciato i permessi, riconoscendo l’importanza dei lavori di conservazione dell’opera. Il restauro curato dalla dott.ssa Laura Zamperoni, restauratore abilitato, si concluderà il mese prossimo. Il 29 aprile, al termine della S. Messa in onore di Santa Caterina da Siena Patrona d’Italia, verranno presentati alla città i lavori di restauro.
Un'iniziativa resa possibile da uno sforzo collettivo che ha visto alcuni cittadini ed associazioni collaborare. L’opera è stata finanziata dal Rotary Club di Città di Castello, che ha subito condiviso il progetto permettendo la concreta realizzazione. L’Associazione per la Tutela dei Monumenti Alta Valle del Tevere ha dato un importante contributo scientifico.
L’anno 2020 è un momento importante per la Diocesi di Città di Castello, infatti inizieranno le celebrazioni per il 700 anniversario della morte di Beata Margherita, il cui corpo è custodito sotto l’altare maggiore della Chiesa di San Domenico. Iniziare con questo segno ci sembra molto significativo, a testimonianza che la la memoria e la fede verso Beata Margherita sono vivi nelle comunità tifernate.

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