240.000 euro per il Comune di Sansepolcro grazie al decreto Rilancio. Movimento 5 Stelle chiede di sopperire alle mancanze

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04 Giugno 2020

Sono 239.917 euro il primo acconto delle risorse del Decreto Rilancio (art. 106 del DL 34/2020) che il Governo ha destinato al Comune di Sansepolcro. Queste somme dovranno essere utilizzate per sopperire ai mancati introiti per le casse comunali in questi mesi.

Questo ciò che gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Sansepolcro hanno scritto in una nota diramata in questi giorni.

Queste misure sono un primo acconto messo in campo dal Governo e permetteranno alla nostra Amministrazione di avere la liquidità necessaria per non compromettere i servizi essenziali.

Ricordiamo che nell’ultimo Consiglio comunale del 25 maggio è stato votato all’unanimità il documento “Ripartiamo insieme”, un atto di indirizzo alla cui stesura hanno partecipato tutte le forze politiche presenti in Consiglio e che prevede una serie di misure per rilanciare la nostra economia e aiutare i nostri concittadini in questo difficile momento.

Noi continueremo, come abbiamo fatto fino ad adesso, a dare il nostro contributo in modo serio e puntuale, sulle priorità da perseguire. Riteniamo che, grazie a questo ristoro dato dallo Stato a tutti i Comuni, sarà più semplice raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Questi 239.917 euro, uniti ai fondi che verranno dalla rinegoziazione dei mutui, sono risorse estremamente importanti sia per fronteggiare l’emergenza, ma anche per programmare investimenti che possano essere lungimiranti.

Ricordiamo inoltre  - conclude la nota dei pentastellati - che è già attivo il servizio per la presentazione delle domande di Reddito di Emergenza, misura straordinaria di sostegno al reddito introdotta per supportare i nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, istituita dall’articolo 82 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020. Le domande dovranno essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica entro il 30 giugno 2020, autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica. Per la presentazione della domanda ci si potrà avvalere anche degli istituti di patronato.

Nei prossimi mesi ci aspetterà una sfida importante e solo se nessuno rimarrà indietro riusciremo a vincerla.

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