Parte il progetto sull' agricoltura sociale e sostenibile con Spagna e Portogallo

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15 Giugno 2021

Il comune tifernate esempio in Europa sul tema dell’agricoltura sociale, questo è stato sottolineato nel corso di un meeting on line, programmato nell’ambito del progetto europeo PAS "Promoting sustainable Agriculture and Social programs" finanziato all’interno del Programma europeo COSME e che vede il Comune di Città di Castello capofila, insieme al raggruppamento di Municipalità della Ribera Alta (Spagna) e al Comune di Lousada (Portogallo). Alla Fondazione Villa Montesca è stato chiesto di supportare l’amministrazione nella gestione tecnico-scientifica del progetto, considerata la vasta esperienza in questo settore. Oltre alla Fondazione l’amministrazione ha invitato a partecipare all’incontro Luciano Veschi presidente della Cooperativa La Rondine e Marco Romanelli Presidente della cooperativa socio-agricola La Rondine a Maccarello che hanno presentato la loro esperienza. Completa la rete locale di progetto la cooperativa l’Albero di Zaccheo che verrà invitata nei prossimi meeting a presentare anche questa realtà di agricoltura sociale promossa dalla Diocesi di Città di castello. Hanno aperto i lavori l’Assessore alle politiche sociali Luciana Bassini e Il vice Sindaco Luca Secondi : "quello dell'agricoltura sociale è il tema del futuro , un progetto di sviluppo sostenibile in grado di coinvolgere, istituzioni, associazioni di categoria, centri studi e ricerca a livello internazionale. Città di Castello, grazie alla Fondazione Villa Montesca è al centro di un ambizioso percorso a livello europeo destinato a far scuola". Il progetto, della durata di 1 anno, intende informare gli operatori sociali e il pubblico in generale sulle opportunità date dall’Unione Europea sull’inclusione sociale e sull’agricoltura sostenibile e sulle modalità di creazione di nuove piccole imprese, che coinvolgano specialmente donne, migranti e più in generale persone provenienti da un contesto svantaggiato. L’ambizione generale è quella di raccogliere diverse esperienze presenti nelle municipalità coinvolte per stimolare i decisori locali nella creazione di politiche a sostegno di start-up nell’agricoltura sostenibile. All'incontro online hanno preso parte il oltre al vicesindaco Luca Secondi e all’assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini, Angiolo Boncompagni dell’ufficio sviluppo economico, Marcella Crispoltoni e Lorenza Scateni dei servizi sociali, e per i partner europei Gema March per il raggruppamento di Municipalità della Ribera Alta (Spagna), Claudia Silva per il Comune di Lousada (Portogallo). La Fondazione era presente con Maria Rita Bracchini, responsabile dell’Ufficio cooperazione europea e le project manager Virginia Marconi e Valeria Puletti. Nel corso della riunione è stato stabilito il primo appuntamento nazionale per il giorno 28 luglio, quando l’amministrazione assieme alla rete locale di progetto organizzerà un Webinar dedicato alle prospettive dell’agricoltura sociale nella nostra regione ed in Italia, del quale è in corso di definizione il programma. Sono state anche individuati il programma e la data del primo appuntamento gli scambi di esperienze che si terrà a Città di Castello la seconda metà di settembre e che vedrà partecipare rappresentanti e portatori di interessi di tutti i tre paesi. Questo rappresenterà senz'altro una importantissima occasione per confrontarsi sui temi dell'agricoltura sociale oltre che avere la possibilità di conoscere i rispettivi territori, considerato anche la grande attenzione che l'amministrazione comunale di Città di Castello ha sempre avuto per le relazioni internazionali e per l'apertura verso l’Europa. I rappresentanti dei comuni partner europei di progetto, il Comune di Lousada in Portogallo e la Mancomunitad della Ribera Alta in Spagna hanno espresso la loro piena soddisfazione per essere stati coinvolti dal Comune di Città di Castello in questa interessantissima prospettiva di presentare alla Commissione Europea, attraverso un approccio bottom-up, alcune indicazioni per sviluppare le prossime politiche di sostegno e sviluppo dell'agricoltura sociale anche in vista dell'attuazione in tutti i paesi del piano di resilienza e recovery post pandemia. Proprio su questo aspetto è intervenuta Maria Rita Bracchini della Fondazione Villa Montesca che coordina le attività progettuali che ha precisato come specifica ambizione del progetto quella di presentare un serio programma di sviluppo dell'agricoltura sociale che, proprio per la natura stessa dei territori coinvolti e per la caratteristica dei soggetti attori di questo settore, richiede interventi specifici e spesso micro-interventi come è stato ampiamente discusso nel corso del meeting di progetto anche grazie all'apporto degli esperti spagnoli e portoghesi.

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