Allevamento di polli a Petrelle: la commissione tornera’ a riunirsi

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19 Gennaio 2021

Ancora nulla di fatto per quanto riguarda il maxi allevamento agricolo a Petrelle, al centro di una battaglia complessa.

Sarà riconvocata alla presenza della proprietà, impossibilitata ad essere presente nella riunione di lunedì 19 gennaio e della UsL Umbria 1, la commissione Assetto del territorio, sull’allevamento avicolo a Petrelle, a cui hanno partecipato Regione, Arpa, Italia Nostra ed i rappresentanti del Comitato Petrelle e Valminima, che si oppone al progetto.

Il Comune ha ribadito che «le priorità sono salute e salvaguardia ambientale ma dobbiamo considerare anche gli interessi dell’azienda».

Nella relazione tecnica prodotta dal Comitato, vengono messe in evidenza le dimensioni, «circa sei ettari», in base ai loro computi, per il razzolamento dei 29 mila esemplari, divisi in due capannoni all’interno dei quali trascorrerebbero i due terzo del ciclo vitale. Bosco e sottobosco, falde sarebbero alterati.

Il progetto non esclude l’impatto e da ultimo c’è anche l’incognita dell’Aviaria.

Il comitato, composto da 150 aderenti, ha specificato che «Le sostanze anche secondarie prodotte sono pericolose per la salute umane. C’è poi il virus dell’Aviaria, che dal pollo è passata all’uomo, giovani e bambini sono i più colpiti. Ci sono stati circa 700 focolai, 140 negli allevamenti avicoli. L’Umbria è considerata ad alto rischio. In questa situazione l’allevamento di Petrelle diventa ancora più rischioso».

Arpa al momento non ha dato pareri perché allevamento ha dei numeri più bassi rispetto al limite per il nostro intervento, però sono molte prescrizioni e come organo di controllo siamo obbligati a verificarne il rispetto.

Il sindaco Luciano Bacchetta ha chiesto «una nuova valutazione alla presenza della Usl».

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