Agricoltura e proteste sul piano di sviluppo rurale

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01 Aprile 2021

Sei Regioni italiane, Umbria, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, si schierano «a difesa» dei fondi europei per lo sviluppo rurale, esprimendo «ferma contrarietà» rispetto all'ipotesi di una revisione dei criteri di ripartizione non in linea con i parametri della storicità della spesa, come proposto dalle altre amministrazioni regionali con l'avallo del Ministero delle politiche agricole e forestali. Una posizione formalizzata in sede di Conferenza stato-regioni, al tavolo della Commissione politiche agricole, dagli assessori all'agricoltura delle aree che "da sole rappresentano il 60% di quelle nazionali che parlano di "scelte illogiche e perciò contestate aspramente". La posizione è stata resa nota, con un documento congiunto firmata per l’Umbria dall’assessore Roberto Morroni. Gli amministratori definiscono «incomprensibile» la proposta di ripartizione dei fondi formulata dal Ministro attraverso parametri non idonei. Sull’argomento una richiesta di incontro urgente sarà inviata al Ministro all’Agricoltura, Stefano Patuanelli, mentre un’informativa sarà notificata alla Commissione europea.

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