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Emergenza terremoto, il racconto

Nel pomeriggio di giovedì 9 marzo una scossa registrata alle 16.05, con epicentro 5 km a est di Umbertide, con una magnitudo pari a 4.3 Mw, fa tremare l’Altotevere, con epicentro tra Pierantonio e Umbertide. L’evento tellurico si è sviluppato a 10 chilometri di profondità ed è stato percepito con chiarezza in buona parte del Centro Italia. Dai primi sopralluoghi risultavano lesionati il capannone di un’azienda e alcune palazzine e abitazioni con circa 30 persone evacuate tra Pierantono, Montecorona, Pian d’Assino e Umbertide. Vengono chiuse le scuole in numerosi comuni: per due giorni (venerdì e sabato) sospese le attività degli istituti di Umbertide e Perugia, mentre a Città di Castello, tutti gli altri comuni dell’Altotevere umbro e altre municipalità della provincia lo stop riguarda la giornata di venerdì.

Ma dopo l’evento sismico di Mw 4.3 registrato ad Umbertide alle 16.05 e una lunga serie di ulteriori scosse di lieve entità, la terra torna a tremare con violenza in serata. Alle 20.08 si sono infatti toccati i 4.6 gradi di magnitudo ML (4.5 Mw) con epicentro 6 chilometri ad est di Umbertide e profondità 8 km, mentre alle 20.13 i sismografi hanno rilevato una scossa pari a 3.9 ML (3.8 Mw) 5 km a sud-est della cittadina altotiberina e a 10 km di profondità. Per la notte tra giovedì e venerdì ad Umbertide vengono allestite tre “zone rifugio” a disposizione della popolazione nelle palestre della scuola “Di Vittorio” e della primaria di Pierantonio e presso il Cva di Pian d’Assino, attivo anche per il ristoro. Nei primi due casi sono stati predisposti 50 posti letto, nel terzo caso 10.

La situazione più critica è quella di Pierantonio. “Il campanile del centro storico di Pierantonio è a rischio crollo e, pertanto, la zona è stata chiusa per parziale inagibilità. Gravi lesioni anche all’interno del bar e della scuola media, dichiarata inagibile”. A confermarlo è la vicesindaco di Umbertide Annalisa Mierla. Numerose le case lesionate, molte quelle dichiarate inagibili. Sono stati diversi quelli che hanno trascorso la notte in auto dopo avere lasciato le abitazioni nella zona tra Umbertide e Perugia in seguito alle due forti scosse di terremoto del pomeriggio-sera di giovedì.

Per far fronte alle molte chiamate e segnalazioni (oltre 400) richieste dalla popolazione nella zona tra Umbertide e Pierantonio, fino alle zone limitrofe ai comuni del territorio perugino, sono state potenziate le squadre dei vigili del fuoco in azione; in pratica tutti i distaccamenti della regione sono impegnati negli interventi di soccorso alla popolazione, con priorità verso anziani e famiglie con case inagibili, e di analisi e verifica sulle strutture lesionate dal sisma.

A Pierantonio e Umbertide, nella giornata di venerdì si svolgono i sopralluoghi di tecnici e rappresentati istituzionali. Tra i presenti ci sono il prefetto di Perugia, Armando Gradone, la presidente della Regione, Donatella Tesei, l’assessore Enrico Melasecche, il sindaco di Umbertide, Luca Carizia e il presidente dell’assemblea legislativa Marco Squarta.

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