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E45: terminati i lavori alla galleria Poggio, fra Sansepolcro e Madonnuccia

Cantieri estivi concentrati nei 12-13 chilometri che da Pieve Santo Stefano arrivano al confine romagnolo

Superstrada E45

Fra restringimenti e salti di carreggiata, non sarà del tutto agevole la percorrenza dei circa 29 chilometri di tratto toscano della E45, anche se il primo fine settimana di agosto ha portato una buona notizia: il completamento dei lavori nella galleria Poggio, vicina all’uscita di Madonnuccia, evento che non si verificava da tempo immemorabile. Adesso, quindi, da Sansepolcro nord fino a Pieve Santo Stefano sud non vi sono più interruzioni e quindi la superstrada è percorribile regolarmente a quattro corsie.

I problemi sono pertanto concentrati, da questo momento, nei 12-13 chilometri che da Pieve arrivano fino al confine con l’Emilia Romagna e allo svincolo di Canili di Verghereto. Sul versante romagnolo, la situazione è migliore (completati da pochi giorni i lavori su un paio di viadotti nel territorio di Mercato Saraceno), anche se non immune da cantieri, vedi il doppio senso di circolazione in una delle canne della galleria di Quarto, lunga due chilometri e 600 metri.

Tornando nella parte toscana, la somma dei pezzi di strada non percorribili con le quattro corsie ammonta a oltre 6 chilometri; ciò comporta inevitabili rallentamenti, più che mai nei giorni feriali per i tanti mezzi pesanti che si servono della Orte-Ravenna, mentre nel fine settimana la situazione è un tantino più fluida per la maggioranza di automobili. È chiaro quindi che bisogna attenersi più che mai alle regole, ricordando che anche nei tratti liberi da lavori la velocità massima non deve superare i 90 orari. Le deviazioni cominciano nel chilometro e 300 metri all’altezza dell’abitato di Pieve Santo Stefano, nella zona dove si trova anche la piazzola franata nel 2018 e ora rimessa a posto.

Altri due chilometri e 860 metri fra Pieve Santo Stefano nord e Valsavignone, prima della parte finale, quella più articolata, che comprende i viadotti Mottarelle e soprattutto Tevere IV e Puleto; sul Tevere IV (un chilometro e 600 metri di lunghezza per il ponte più alto dal suolo) si lavora oramai da anni per un rifacimento praticamente completo, dalle solette al manto di asfalto, mentre sull’attiguo Puleto – 200 metri di lunghezza – sono in corso gli interventi di consolidamento sismico. Trattandosi pertanto di opere che hanno una incidenza sulla viabilità, i cantieri in questione non possono essere rimossi anche per brevi periodi. 

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